F1, Mattia Binotto parla del regolamento per il 2021: “Abbiamo il diritto di veto, sarebbe un peccato utilizzarlo. Noi vogliamo essere costruttivi”.
Con il mondiale 2019 nuovamente aperto dalle Ferrari, la testa del mondo della Formula 1 va già al 2021, o meglio alle regole del 2021. Le indiscrezioni emerse fino a questo momento non sembrano piacere alle prime della classe, ossia alla Mercedes e alla Ferrari. Dalla casa della Rossa Binotto ha pubblicamente espresso il proprio disappunto paventando anche il ricorso al diritto di veto.
Il nuovo regolamento sarà discusso alla fine di ottobre e tutte le scuderie sono già al lavoro per fare il punto della situazione. Tra le prime indicazioni della FIA c’è l‘annullamento del bando per i freni standard. Dalla Mercedes arriva la richiesta di modificare le regole il meno possibile per permettere alle Scuderie di continuare i lavori intrapresi e riequilibrare in qualche modo la competizione. In casa Ferrari le proposte vagliate fino a questo momento non sembrano soddisfare Binotto.
Mattia Binotto, “Abbiamo il diritto di veto, sarebbe un peccato utilizzarlo”
Intervenuto ai microfoni di RaceFans, Mattia Binotto ha parlato del regolamento per il 2021 esprimendo le sue perplessità.
“Ovviamente abbiamo il diritto di veto e sarebbe un peccato utilizzarlo. Non è nostra intenzione, sara molto più importante essere costruttivi e abbiamo avuto in un mese il tempo di sottolineare le cose fondamentali da fare da qui alla fine di ottobre. Se le regole non saranno pienamente soddisfacenti entro la fine di ottobre, non penso che sarà un dramma perché più avanti ci sarà ancora tempo di migliorare, indirizzare e mettere a punto il regolamento”.
Ferrari, Binotto sul nuovo regolamento per il 2021: “Ci sono cose per noi molto importati, al primo posto c’è il gradi di libertà negli sviluppi”
Nel corso della sua intervista Mattia Binotto ha evidenziato quelle che sono le priorità della Ferrari e quelle che sono le aspettative della Scuderia per il nuovo regolamento.
“Ci sono alcune cose che per noi sono importanti. Al primo posto c’è il grado di libertà negli sviluppi […]. In particolar modo sul regolamento aerodinamico, che crediamo sia troppo restrittivo. Ma non solo, ci sono anche altre parti della vettura in cui sono state ipotizzate delle restrizioni. Questi sono i punti chiave sui quali c’è ancora spazio per collaborare e fare scelte differenti rispetto all’orientamento attuale. Perciò siamo più focalizzati sul tentativo di collaborazione e indirizzamento degli aspetti che riteniamo fondamentali, che sull’utilizzo del diritto di veto”.